Mille Miglia NON STOP
1927-1938
28 giugno - 1 settembre 2024
Quando nel 1926 Giovanni Canestrini, Franco Mazzotti, Aymo Maggi e Renzo Castagneto idearono la Mille Miglia, probabilmente non si immaginavano che questa manifestazione sarebbe stata definita “la corsa più bella del mondo”.
La gara, nelle sue ventiquattro edizioni, si è soliti dividerla in due periodi: anteguerra, con le edizioni dal 1927 al 1938 e dopoguerra, dal 1947 al 1957. Tra queste, una edizione fu disputata nel 1940 sul circuito Brescia – Cremona – Mantova anziché nel classico percorso Brescia – Roma e ritorno, a causa degli eventi bellici.
A contendersi la vittoria erano i migliori piloti e le migliori macchine del periodo, elementi che certamente contribuivano ad accrescere la fama e l’aspettativa per questa gara che ha dato un enorme impulso anche al progresso dell’automobile.
Nella maggior parte dei casi a primeggiare è stata una vettura prodotta da una Casa italiana a partire dal trionfo della bresciana OM con la conquista dei primi tre posti nella prima edizione del 1927.
La disponibilità di documentazione fotografica relativa alla Mille Miglia varia nel tempo ed è particolarmente scarsa per le prime edizioni perché pochi erano i fotografi professionisti al seguito di una manifestazione non facile da seguire anche a causa delle strade già impegnative per gli stessi concorrenti.
Frequentemente erano i fotografi dei luoghi di passaggio che realizzavano gli scatti che, suddivisi in una miriade di piccoli archivi, non sempre si sono conservati fino ai giorni nostri.
Fa eccezione Ferruccio Testi, fotografo toscano prevalentemente impegnato a documentare le corse automobilistiche il cui ricco archivio, ritrovato e salvato dall’alluvione di Firenze da Franco Zagari, è oggi nelle mani di un collezionista inglese.
Grazie a un accordo con Fondazione Negri, una parte di queste immagini sono esposte in mostra.
Costo del biglietto di ingresso:
5 euro per la sola mostra e la visita libera della Rocca
10 euro per la visita dell’intero complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como (Rocca e Casa del Podestà)