Gli Otisi nella Casa del Podestà. Fotografie di Salvatore Attanasio
7 maggio - 5 giugno 2022
La Sala Alta della Casa del Capitano della Rocca di Lonato ospita - dal 7 maggio al 5 giugno 2022 - le immagini realizzate da Salvatore Attanasio ispirate all’invenzione storico-letteraria della famiglia degli Otisi, concepita da due personaggi molto in vista nella Brescia della fine del XIX secolo: il medico dottor Carlo Tagliaferri (1831-1911) e il conte Teodoro Lechi (1864-1939).
La “Storia degli Otisi” ci è restituita da un prezioso manoscritto, oggi in collezione privata, scritto da “Fra Doretto da Calvisano” (pseudonimo del conte Teodoro Lechi).
Si tratta delle memorie desunte, tradotte e copiate, dallo studio di un non meglio precisato Hans Fattbein, olandese che, per debito di gratitudine “verso l’illustre professore in Otoiatria Dottor Carlo Tagliaferri”, ricostruisce le medievali origini scandinave, medievali, dei Tagliaferri.
Il manoscritto descrive dodici antenati Tagliaferri la cui precisa identità è restituita da altrettanti ritratti en travesti, autentici tableaux vivants all’interno dei quali, nei diversi costumi dei diversi momenti storici, compare il medesimo personaggio, ovvero il Dottor Tagliaferri.
Autore degli scatti è il figlio di Carlo, l’Ingegnere Giovanni Tagliaferri (1864-1936).
Si tratta delle memorie desunte, tradotte e copiate, dallo studio di un non meglio precisato Hans Fattbein, olandese che, per debito di gratitudine “verso l’illustre professore in Otoiatria Dottor Carlo Tagliaferri”, ricostruisce le medievali origini scandinave, medievali, dei Tagliaferri.
Il manoscritto descrive dodici antenati Tagliaferri la cui precisa identità è restituita da altrettanti ritratti en travesti, autentici tableaux vivants all’interno dei quali, nei diversi costumi dei diversi momenti storici, compare il medesimo personaggio, ovvero il Dottor Tagliaferri.
Autore degli scatti è il figlio di Carlo, l’Ingegnere Giovanni Tagliaferri (1864-1936).
La mostra, definita e interpretata da Salvatore Attanasio, rende omaggio alla cultura bresciana tardo ottocentesca, una cultura
fortemente radicata al tema della rievocazione storica. Basterebbe ricordare le favolose ed elaborate architetture di revival concepite dal maggiore architetto della seconda metà del XIX secolo, Antonio Tagliaferri fratello di Carlo e zio di Giovanni.
Di questo mondo, la Fondazione voluta da Ugo Da Como a Lonato è una testimonianza imprescindibile e per questa ragione si è voluto rievocare gli Otisi all’interno degli ambienti della casa museo del Podestà, interamente restaurata da Antonio Tagliaferri tra il 1907 e il 1909.
Il lascito dei Tagliaferri, costituito anche dalle carte provenienti dall’Archivio professionale di Antonio e Giovanni, è stato donato alla Fondazione Ugo Da Como nel 2010, dai discendenti Tagliaferri.
fortemente radicata al tema della rievocazione storica. Basterebbe ricordare le favolose ed elaborate architetture di revival concepite dal maggiore architetto della seconda metà del XIX secolo, Antonio Tagliaferri fratello di Carlo e zio di Giovanni.
Di questo mondo, la Fondazione voluta da Ugo Da Como a Lonato è una testimonianza imprescindibile e per questa ragione si è voluto rievocare gli Otisi all’interno degli ambienti della casa museo del Podestà, interamente restaurata da Antonio Tagliaferri tra il 1907 e il 1909.
Il lascito dei Tagliaferri, costituito anche dalle carte provenienti dall’Archivio professionale di Antonio e Giovanni, è stato donato alla Fondazione Ugo Da Como nel 2010, dai discendenti Tagliaferri.
Attanasio fa rivivere nelle stanze della Casa del Podestà i personaggi narrati dalla storia utilizzando il bianconero come linguaggio espressivo e presentando le opere in cornici retroilluminate esposte nella sala al buio.
Le immagini hanno anche una descrizione in Braille per consentire ai non vedenti di “vedere” le immagini.
La mostra si inserisce nel ciclo di Eventi “Castelli, Fantasmi, Leggende” che è già stato ospitato nei Castelli di Padernello,
Gorzone Boario Terme, Soncino e Pandino.
Gorzone Boario Terme, Soncino e Pandino.