Il fondo
Il fondo Foresti è oggi interamente conservato presso la Fondazione Ugo da Como. Raccoglie il materiale di studio e lavoro di Arnaldo Foresti: appunti, collazioni, stesure di lavori, articoli di giornale, fotografie e documenti vari. È presente un’ingente quantità di carte manoscritte relativa a ricerche in ambito storico-letterario: dai primi lavori universitari alla scuola di Carducci agli ultimi studi pubblicati postumi. L'archivio comprende inoltre il ricchissimo carteggio disposto in ordine alfabetico, accompagnato dagli accurati copialettere.
Nel corso degli anni il fondo ha subito diversi traslochi e manomissioni in seguito ai quali parte delle carte è andata dispersa. Una significativa perdita si ebbe nel 1943 quando un bombardamento colpì la dimora bresciana di Arnaldo Foresti. In quelle circostanze i libri della biblioteca privata furono venduti alla Fondazione Bravi di Barbarano di Salò, presso i cui magazzini sono tuttora conservati. Mentre le carte subirono diversi rimaneggiamenti prima di giungere alla loro collocazione odierna.
L'ordinamento attuale risale sostanzialmente ad Arnaldo Foresti che organizzò le carte in faldoni, suddivisi al loro interno in fascicoli intitolati e numerati, e in pacchi. Antonia Benvenuti, nipote del Foresti, si è curata di ordinare e conservare l'archivio fino a quando, nel 2008, l'ha interamente donato alla Fondazione Ugo da Como. La stessa Benvenuti ha allestito un inventario che descrive lo stato e l'ordinamento dei fascicoli.
Ha suddiviso le carte in cinque sezioni: ricerche storico-filologiche su Petrarca e altri argomenti; scritti vari; corrispondenza; bozze e materiale a stampa, recensioni e pubblicistica petrarchesca; estratti ricevuti, foto di manoscritti, carte ritrovate in un secondo tempo. Tra di esse si trovano numerosi studi inediti, in diverse fasi di elaborazione e preziosi appunti su svariati argomenti letterari. La parte più nota e cospicua delle ricerche è rappresentata dagli studi petrarcheschi cui Foresti si dedicò con devozione. Ma nell’archivio sono conservate anche carte relative a molte altre ricerche. Sono di notevole interesse quelle su Parini e la storia letteraria lombarda del Settecento, con particolare riguardo a letterati bresciani e bergamaschi.
Per un maggiore dettaglio sulla consistenza e il contenuto del fondo si può consultare il portale Lombardia Beni Culturali.