Il Salottino Glisenti

Il secondo salotto, un ambiente molto più raccolto, viene chiamato Salottino Glisenti perché qui riceveva Maria Glisenti che andò in sposa nel 1894 all’allora onorevole Ugo Da Como.
La stanza ha un gusto particolarmente elegante nella scelta e nella disposizione degli elementi d’arredo, con specchi in legno dorato, porcellane e miniature. Questa ricercatezza è confermata anche dalla particolare coloritura d’azzurro delle pareti.
Al soffitto, una serie di tavolette quattrocentesche di provenienza cremonese collocate durante i lavori di restauro condotti da Tagliaferri.
La stanza vede la presenza di due oggetti d’arte moderna: il Paesaggio innevato del pittore bresciano Francesco Filippini della fine dell’800 e il bronzo di Vincenzo Gemito, raffigurante il pescatorello.
Un altro oggetto degno di nota è l’olio su tela del pittore bellunese del Settecento Marco Ricci che raffigura un paesaggio arcadico con armenti e figure; il dipinto è accostato ad un’incisione all’acquaforte di Giovanbattista Volpato che ritrae specularmente lo stesso soggetto. Il quadro pervenne a Lonato nella casa del Podestà in seguito al legato testamentario dell’amico Pompeo Molmenti, primo sottosegretario di Stato alle Belle Arti, che abitava nella vicina villa Brunati a Moniga del Garda.