Il Regolamento del Museo

Art. 1 – DENOMINAZIONE E SEDE
Il presente Regolamento disciplina l’organizzazione e il funzionamento del Museo “Casa del Podestà, casa – museo – biblioteca del Senatore Ugo Da Como” di proprietà della Fondazione Ugo Da Como con sede a Lonato del Garda – provincia di Brescia in Via Rocca 2 (d’ora in avanti indicato come “Museo”).
Il Museo è disciplinato dal presente Regolamento di funzionamento, nonché dalle disposizioni della L.R. n. 39 del 12.07.1974 e successive modificazioni e integrazioni; dalle deliberazione della Giunta Regionale n. 11643 del 20.12.2002 di cui condivide le finalità; dal Decreto legislativo del 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
Il Museo espone, conserva e valorizza le collezioni artistiche e librarie del Senatore Ugo Da Como (1869-1941). Il Museo fa parte del complesso monumentale voluto da Ugo Da Como, sito a Lonato del Garda e comprendente la Rocca visconteo-veneta.
Il Museo è di proprietà della Fondazione Ugo Da Como, istituita per volontà del Senatore Ugo Da Como, riconosciuta con Decreto Regio n. 534 del 4 maggio 1942.
 
Art. 2 – FINALITA’ E FUNZIONI
Il Museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro, al servizio della comunità, aperta al pubblico, che ha in custodia, conserva, valorizza e promuove lo studio e la conoscenza delle collezioni volute dal Senatore Ugo Da Como in accordo con le finalità enunciate dallo Statuto della Fondazione Ugo Da Como.
Il museo, nello svolgimento dei propri compiti, assicura la conservazione, l’ordinamento, l’esposizione, lo studio, la conoscenza e la fruizione pubblica delle sue collezioni, attraverso diverse e specifiche attività. In particolare il Museo:
  • incrementa il suo patrimonio attraverso acquisti, depositi, lasciti, donazioni di beni coerenti alle raccolte e alla propria missione;
  • garantisce l’inalienabilità delle collezioni e l’integrità dell’arredamento e dell’allestimento;
  • preserva l’integrità di tutti i beni in consegna e comunque posti sotto la sua responsabilità assicurandone la conservazione, la manutenzione e il restauro;
  • cura in via permanente l’inventariazione e la catalogazione dei beni, nonché la loro documentazione fotografica, secondo i criteri individuati dal Ministero dei beni e le attività culturali e adottati dalla Regione Lombardia;
  • sviluppa, a partire dalle collezioni, lo studio, la ricerca, la documentazione e l’informazione;
  • assicura la fruizione e la valorizzazione dei beni posseduti attraverso l’esposizione permanente;
  • partecipa ad iniziative promosse da altri soggetti pubblici e privati con il prestito di opere;
  • svolge attività educative;
  • cura la produzione di pubblicazioni scientifiche e divulgative;
  • apre con disciplina regolamentata al pubblico, l’archivio, la biblioteca, la fototeca;
  • promuove la valorizzazione del museo e delle sue collezioni;
  • si confronta, collega e collabora con istituzioni ed enti analoghi a livello locale, nazionale e internazionale;
  • aderisce, nelle modalità previste dalla normativa, a formule di gestione associata con altri musei, in aggregazione territoriale o tematica.
Nell’ambito delle proprie competenze, il Museo:
  • attiva e favorisce rapporti di collaborazione con soggetti ed Enti pubblici e privati, finalizzati alla ideazione e alla realizzazione di progetti di studio, ricerca e valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio;
  • promuove una proficua collaborazione con altri musei attraverso lo scambio di opere e di competenze;
  • instaura una continuativa collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio, per lo sviluppo di progetti congiunti finalizzati alla diffusione della cultura locale;
  • stipula accordi con le associazioni di volontariato che svolgono attività di salvaguardia e diffusione dei beni culturali, ai fini dell’ampliamento della promozione e fruizione del patrimonio culturale.
Il Museo ha autonomia scientifica e di progettazione culturale, nel rispetto delle norme che ne regolano l’attività, e uniforma la sua attività a criteri di efficacia efficienza ed economicità, con particolare attenzione per la qualità dei servizi al pubblico.
 
Art. 3 – PRINCIPI DI GESTIONE
L’attività del Museo è dettata e diretta dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ugo Da Como.
 
Art. 4 – ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
Il quadro normativo di riferimento per la dotazione di personale del Museo è costituito dagli standard museali regionali. Le competenze sono delineate nelle Linee guida sui profili professionali degli operatori dei musei e delle raccolte museali (d.g.r. 20.12.2002, n. 7/11643).
L’organizzazione della struttura prevede che siano assicurati in modo adeguato e con continuità le seguenti funzioni fondamentali:
-direzione;
-conservazione e cura delle collezioni e del patrimonio museale;
-servizi educativi;
-sorveglianza, custodia, accoglienza;
-sicurezza;
-funzioni amministrative;
-funzioni tecniche.
Al Museo è garantita una dotazione stabile di persone con competenze e in quantità adeguate, ferma restando la possibilità di erogare servizi, anche solo parzialmente, grazie a soggetti esterni, pubblici o privati, comprese le associazioni di volontariato, tramite apposita convenzione e/o contratto di servizio.
Alcune funzioni fondamentali qui individuate potranno essere accorpate in capo ad una stessa figura professionale operante all’interno del Museo, garantendo tuttavia la massima coerenza tra funzione assegnata e competenza professionale. Per l’espletamento delle predette funzioni si può inoltre prevedere l’eventualità di forme di condivisione di figure professionali con altri musei in gestione associata.
Per svolgere compiutamente le sue funzioni il Museo può avvalersi anche di volontari -in proprio od organizzati in associazioni- od altri soggetti giuridici, di giovani del Servizio Civile Volontario Nazione e/o di stagisti e tirocinanti provenienti da facoltà universitarie il cui indirizzo di studi sia coerente con la missione e la natura del Museo. In tali casi l’apporto alle attività del Museo non può costituire un surrogato delle necessarie prestazioni professionali qualificate, bensì rappresenta un significativo momento formativo offerto ai giovani, al fine di fornire loro un’occasione di esperienza diretta nel settore dei musei.
 
Il Museo individua nell’Associazione di volontari denominata “Amici della Fondazione Ugo Da Como” l’interlocutore principale, ma non esclusivo, per la collaborazione con il mondo del volontariato.
Per il migliore svolgimento dei propri compiti e per garantire un adeguato funzionamento del museo, il personale è tenuto a un costante aggiornamento delle propria preparazione; il Museo provvede alle esigenze di formazione e aggiornamento professionale, favorendo la partecipazione alle iniziative di qualificazione e specializzazione.
 
Art. 5 – DIRETTORE DEL MUSEO
Il ruolo del Direttore del Museo coincide con quello di Direttore generale della Fondazione Ugo Da Como.
Il Direttore, nel rispetto delle funzioni di indirizzo e di controllo scelte con il concorso degli organi della Fondazione Ugo Da Como è responsabile della gestione complessiva del Museo. In particolare svolge i seguenti compiti:
a)      è il custode dell’identità e delle finalità del Museo sulla base degli indirizzi del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ugo Da Como;
b)      riceva in consegna la sede, le raccolte, gli arredi, le attrezzature e i relativi inventari, ne ha la responsabilità dei confronti della Fondazione Ugo Da Como, risponde agli organi di controllo e di tutela competenti per territorio per quanto di loro pertinenza; lasciando l’incarico il Direttore effettua la consegna di tutto quanto affidatogli;
c)      rappresenta il Museo verso l’esterno e ne promuove l’immagine pubblica;
d)      concorre con il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ugo Da Como alla definizione degli obiettivi e degli indirizzi programmatici;
e)      elabora i documenti programmatici e le relazioni consuntive, da sottoporre all’approvazione periodica del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ugo Da Como;
f)       è responsabile dell’attuazione del progetto istituzionale, dei programmi annuali e pluriennali di sviluppo, e della loro gestione, monitoraggio e valutazione, con riferimento a:
-gestione e cura delle collezioni (conservazione, documentazione, ricerca, studio e incremento delle collezioni);
-ordinamento generale e allestimento del Museo;
-rapporti del Museo con il pubblico e relativi servizi culturali (comunicazione e promozione, servizi educativi);
-organizzazione e gestione delle risorge umane, tecniche e strumentali assegnate al Museo, ivi compresa la formazione e l’aggiornamento del personale;
-strutture, sicurezza delle persone e del patrimonio mobile/immobile del Museo;
-promozione e realizzazione di progetti di ricerca e di valorizzazione del patrimonio culturale;
g) provvede alla gestione delle risorse finanziarie assegnate alle singole poste economiche del bilancio preventivo approvato e concorre al reperimento delle risorse economiche necessarie;
h) dà il parere per il prestito e il deposito delle opere e sovrintende alle relative procedure;
i) cura i rapporti tecnico-operativi con Soprintendenze, Regione, Provincia, Comuni, altri enti, musei e soggetti di diritto privato in correlazione ai rapporti di politica culturale di competenza del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ugo Da Como.
j) regola la consultazione dei materiali artistici;
k) rilascia permessi per studi e riproduzioni nel rispetto della normativa vigente in materia;
l) cura il proprio costante aggiornamento nelle materie di propria competenza;
m) è responsabile della conservazione dei beni.
Il Direttore, in accordo con il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ugo Da Como, può delegare una parte di tale compiti ad altri soggetti dotati della necessaria professionalità (conservatore, ecc.).
 
Art. 6 – CONSERVAZIONE E CURA DELLE COLLEZIONI E DEL PATRIMONIO MUSEALE
Per la conservazione e la cura del patrimonio e delle collezioni il Museo fa ricorso a professionalità adeguate con riferimento alle attività di ordinamento, cura ed incremento del patrimonio museale, alla inventariazione e catalogazione dei materiali, all’individuazione dei percorsi espositivi e degli allestimenti, alla documentazione e ricerca. Al fine di garantire l’espletamento di questa funzione, in modo efficiente e continuativo, è prevista una specifica figura professionale denominata conservatore; ad esso vengono affidate le attività di conservazione, documentazione, gestione e valorizzazione delle collezioni del Museo, in accordo con il Direttore.
Egli in particolare:
a)      è responsabile, in concorso con il Direttore, dell’identità e delle finalità del Museo;
b)      collabora con il Direttore alla definizione degli obiettivi del Museo;
c)      è referente scientifico, all’interno del Museo e verso l’esterno, delle collezioni a lui affidate;
d)      è responsabile della conservazione dei beni affidatigli;
e)      cura le attività di inventariazione e catalogazione delle collezioni secondo gli standard nazionali e regionali e ne garantisce la pubblica fruizione;
f)       predispone in accordo con il Direttore i piani di manutenzione ordinaria, di conservazione e di restauro;
g)      propone programmi per l’incremento delle collezioni;
h)      conduce e coordina attività di studio e di ricerca scientifica;
i)        cura l’allestimento delle raccolte;
j)        dirige le attività connesse alle sue competenze, relazionandosi con personale tecnico anche in materia di sicurezza;
k)      collabora alla valorizzazione delle collezioni;
l)        collabora alle attività culturali, educative e di divulgazione scientifica;
m)    progetta e coordina attività relative alle esposizioni temporanee e di editoria del Museo;
n)      mantiene contatti con istituzioni analoghe e organismi scientifici;
  • o)      cura il proprio costante aggiornamento nelle materie di propria competenza;
p)      partecipa agli organi collegiali eventualmente preposti all’attività scientifico-culturale del Museo.
 
Art. 7 – SERVIZI EDUCATIVI E BIBLIOTECA
Per i servizi educativi il Museo fa ricorso a professionalità adeguate, con riferimento alle definizione dei programmi, alle attività di elaborazione e coordinamento dei progetti didattici, alla cura dei rapporti con il mondo della scuola e con altri soggetti cui è rivolta l’offerta educativa, in accordo con la Direzione.
All’ambito dei servizi educativi afferiscono anche la Biblioteca monumentale e di conservazione del Senatore Ugo Da Como e gli Archivi, entrambi a disposizione degli studiosi.
Al Responsabile dei Servizi educativi vengono affidate la conservazione, la cura e la valorizzazione dei Fondi librari e archivistici.
Il Responsabile dei servizi educativi in particolare:
a)      collabora con il Direttore e Conservatore alla definizione dell’identità e della finalità del Museo e/o della Biblioteca, al progetto istituzionale e alla programmazione generale;
b)      collabora con il Conservatore nella definizione dei programmi e dei progetti di ricerca scientifica;
c)      svolge attività di ricerca, ai fini di rendere esplicita la valenza comunicativa e didattica di ogni oggetto del patrimonio culturale, tanto delle raccolte artistiche, quanto di quelle librarie e archivistiche;
d)      progetta e propone i contenuti della comunicazione ai visitatori del Museo e al pubblico che frequenta la Biblioteca e gli Archivi, individuando anche i media più opportuni;
e)      progetta le iniziative e le attività educative più consone a rispondere ai bisogni del pubblico, non solo scolastico;
f)       coordina le attività degli operatori e di altre figura nell’ambito del servizio;
g)      è il referente privilegiato per il mondo della scuola e per gli altri soggetti che usufruiscono di servizi e attività educative;
h)      si occupa della documentazione, verifica e valutazione delle attività di settore, predisponendo procedure e strumenti adeguati;
i)        progetta e coordina le attività di formazione e di aggiornamento per gli operatori educativi;
j)        elabora e coordina la realizzazione di materiali didattici funzionali alle attività programmate.
La responsabilità dei servizi educativi può essere affidata a personale specializzato interno oppure all’esterno, sulla base di un apposito contratto di servizio nel quale vengono precisate le mansioni e le responsabilità del soggetto incaricato. La figura professionale di Responsabile dei servizi educativi può essere condivisa da più musei in gestione associata.
Il responsabile della Biblioteca, nel rispetto delle funzioni di indirizzo e controllo dell'amministrazione competente, è pienamente responsabile dello sviluppo e dell’attuazione del progetto culturale della biblioteca, della sua gestione complessiva, della acquisizione, organizzazione, produzione, conservazione, valorizzazione e pubblica fruizione del patrimonio informativo e documentario.
E’ responsabile dei processi che riguardano la tutela, la conservazione e la valorizzazione del materiale librario della biblioteca: è una figura tecnica che possiede il profilo professionale e le competenze del bibliotecario, opportunamente integrate dalle conoscenze attinenti gli specifici ambiti sopra indicati. Interviene soprattutto nelle attività di Gestione del patrimonio e delle risorse documentarie e informative con particolare riguardo alla conservazione, Promozione dell’offerta di servizi culturali e informativi, Gestione dei servizi agli utenti e Gestione di attività e servizi integrati con altre agenzie informative e culturali del territorio di riferimento.
Per tali processi in particolare: - analizza i rischi potenziali cui è soggetto il patrimonio della biblioteca ed elabora un piano di controllo e manutenzione delle collezioni; - attua un controllo periodico dei depositi per accertare eventuali situazioni di rischio ambientale, biologico e chimico, proponendo e organizzando i necessari interventi; - verifica l’adeguatezza e il funzionamento degli impianti di controllo; - concorre alla definizione delle modalità di circolazione del materiale e ne verifica la corretta applicazione; - definisce il piano di conservazione del patrimonio librario; - collabora alla stesura dei progetti di massima relativi agli interventi di restauro; - collabora alla definizione del piano e degli strumenti per l’emergenza; - gestisce le procedure di prestito in caso di partecipazione a manifestazioni culturali; - segnala i rischi potenziali della struttura architettonica. Interviene, per l’area di sua competenza, nella progettazione degli spazi in funzione dei materiali e dei servizi offerti; nella costituzione e allestimento di sezioni specifiche; nella formazione degli operatori della biblioteca ed educazione degli utenti alla fruizione del materiale oggetto di tutela.
 
Art. 8 – SORVEGLIANZA, CUSTODIA, ACCOGLIENZA
Al fine di garantire un efficiente servizio relativamente all’accoglienza dei visitatori, alla sorveglianza e alla custodia degli ambienti espositivi, di conservazione e delle aree di pertinenza del Museo, si possono assegnare tali compiti al personale interno oppure all’esterno, sulla base di un apposito contratto di servizio, nel quale vengono esplicitamente dichiarate le mansioni e le responsabilità del soggetto incaricato.
In particolare, il soggetto incaricato:
a)      assicura l’apertura e la chiusura del Museo e delle sue strutture pertinenti nel rispetto delle norme e ne custodisce le chiavi;
b)      garantisce la vigilanza, tutela e sicurezza delle persone, dei beni immobili e mobili, dei locali espositivi;
c)      garantisce l’accoglienza e la prima informazione al pubblico;
d)      registra gli ingressi dei visitatori, rilascia il titolo di ingresso, distribuisce i materiali informazioni, e vende le pubblicazioni, i cataloghi e ogni altro materiale promozionale del Museo, prenota le visite;
e)      raccoglie e rileva i dati relativi ai visitatori;
f)       garantisce il rispetto del corretto comportamento degli utenti del Museo, facendo rispettare il regolamento di visita;
g)      collabora a controllare l’efficienza degli impianti di sicurezza e prevenzione (sicurezza, antintrusione, antincendio) possedendone le prime nozioni d’uso;
h)      attiva gli impianti di protezione e sicurezza e, se il caso, compie i primi interventi d’urgenza in risposta a segnali di attivazioni, verificandone le cause;
i)        assicura, in caso di situazioni non ordinarie, i primi interventi ed avvisa il Direttore e, se necessario, le autorità competenti;
j)        in caso di pericolo, avvisa subito il responsabile della sicurezza e le autorità competenti e fornisce elementi di prima emergenza per la salvaguardia di persone e cose;
k)      controlla che la pulizia dei locali, dei materiali e delle suppellettili in uso, siano condotte in modo compatibile con le indicazioni e i piani forniti dal Conservatore del Museo;
l)        collabora con il personale tecnico-scientifico alla movimentazione degli oggetti e alla manutenzione delle vetrine.
Ad integrazione e supporto dei servizi allestiti nel museo, è possibile ricorrere all’inserimento di cittadini anziani o disagiati, o ad Associazioni di volontariato che ne abbiamo i requisiti.
 
Art. 9 – SICUREZZA
Per garantire la sicurezza delle persone e del patrimonio mobile e immobile, il Museo fa ricorso a professionalità adeguate, con riferimento alla conoscenza della normativa vigente in materia e a competenze specialistiche nel campo della prevenzione e protezione. Al fine di garantire l’espletamento di questa funzione in modo efficiente e continuativo, è prevista una specifica figura professionale denominata Responsabile tecnico addetto alla sicurezza. Tale figura coadiuva e assiste – nella programmazione del sistema di sicurezza – la Fondazione Ugo Da Como coordinandosi con la direzione del Museo e creando l’organizzazione del lavoro a lui assegnato.
In particolare, il Responsabile tecnico addetto alla sicurezza;
a)      verifica periodicamente che gli impianti di sicurezza e protezione antincendio vengano mantenuti in stato di efficienza e che venga eseguita la manutenzione a cadenza periodica secondo la normativa vigente, anche rispetto agli allestimenti temporanei;
b)      controlla e monitora lo stato di conservazione delle strutture edilizie;
c)      collabora con la Fondazione Ugo Da Como e la Direzione del Museo per quanto riguarda:
  1. analisi, valutazione e gestione dei rischi;
  2. elaborazione dei programmi di prevenzione e protezione;
  3. elaborazione di programmi di formazione, informazione e aggiornamento del personale;
  4. redazione dei piani di evacuazione e di emergenza e delle istituzioni di sicurezza per il personale interno e per il pubblico, raccordandosi con le istituzioni competenti in materia;
d)      gestisce situazioni di emergenza e verifica l’esecuzione annuale delle prove di evacuazione, garantendo la propria presenza come osservatore esterno, in modo da poter valutare l’efficacia e la completezza delle procedure utilizzate.
La responsabilità della sicurezza può essere affidata a personale specializzato interno oppure esterno, sulla base di un apposito contratto di servizio nel quale vengono precisate le mansioni e le responsabilità del soggetto incaricato. La figura professionale di responsabile tecnico addetto alla sicurezza può essere condivisa da più musei in gestione associata.
 
Art. 10 – PROGRAMMAZIONE E RISORSE FINANZIARIE
L’attività del Museo è definita sulla base dei documenti di programmazione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ugo Da Como su proposta del Direttore. Nei limiti della disponibilità di Bilancio, sono assicurate al Museo le risorse economiche  e finanziarie adeguate a garantire il rispetto degli standard minimi stabili per le strutture, la sicurezza, la cura delle collezioni, i servizi al pubblico.
Il Bilancio della Fondazione Ugo Da Como individua le entrate specifiche che si prevede di destinare alle attività del Museo, integrandole se necessario con risorse aggiuntive. In particolare viene dato sostegno a specifici progetti, elaborati dal Direttore, per il quali possono intervenire la comunità Europea, lo Stato, la Regione, la Provincia tramite concessione di contributi, nonché altri Enti pubblici e/o privati anche attraverso sponsorizzazioni e attività di mecenatismo, al fine di meglio adeguare la programmazione alle politiche di sistema.
Gli organi gestionali provvedono alla realizzazione delle attività programmate in conformità alle norme di contabilità previste dall’ordinamento della Fondazione Ugo Da Como. Sono previste relazioni periodiche agli Organi di governo, al fine di assicurare un corretto monitoraggio dei programmai e al continua ridefinizione degli obiettivi, in corso di esercizio e a consuntivo.
 
Art. 11 – PATRIMONIO E COLLEZIONI DEL MUSEO
Il patrimonio del Museo è costituito da:
-          allestimento storico nella sua integrità;
-          collezioni storiche, artistiche e librarie costituite dal Senatore Ugo Da Como (1869-1941).
In particolare, le collezioni del Museo sono costituite da tutti i beni culturali mobili pervenuti e/o che perverranno a diverso titolo alla Fondazione Ugo Da Como che ne detiene la proprietà. L’incremento delle collezioni po’ avvenire tramite acquisti, donazioni, lasciti testamentari e depositi, coerentemente con la politica e le linee guida stabilite nello Statuto della Fondazione Ugo Da Como.
Le collezioni sono ordinate in modo che risultino liberamente accessibili ai visitatori, negli orari stabili e convenuti. Il museo garantisce anche l’accessibilità alle conoscenza scaturite dalla collezioni, anche al fine di favorire studi e ricerche.
Le decisioni sull’opportunità e le modalità di esposizione del materiale comune acquisito spettano sulla base dell’indirizzo culturale stabilito dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ugo Da Como, al Direttore.
Il prestito delle opere è di norma consentito, fatti salvi i motivi di conservazione e di sicurezza, tenendo conto della qualità del contesto ospitante e delle condizioni offerte, ed è effettuato su autorizzazione del Direttore nel rispetto della normativa vigente.
 
Art. 12 – SERVIZI AL PUBBLICO
Il Museo garantisce i servizi al pubblico, intesi come l’insieme delle condizioni e delle opportunità offerte al pubblico di accedere alle collezioni e si sviluppare con esse un rapporto proficuo e attivo.
Il Museo ha formalizzato un rapporto di collaborazione con l’Associazione di volontari denominata “Amici della Fondazione Ugo Da Como” che regola l’accesso al Museo da parte dei visitatori.
Il Museo è tenuto a garantire, a tutte le categorie di utenti, l’accesso alle collezioni e i servizi al pubblico qui di seguito elencati:
  • apertura al pubblico degli spazi espositivi con possibilità di prenotazione delle visite per gruppi eventualmente fuori dagli orari di apertura regolare;
  • comunicazione sulle collezioni esposte tramite visite guidate accompagnate e commentate o, eventualmente, tramite specifici sussidi alla visita (legende generali a stampa);
  • visite guidate anche in collaborazione con l’associazionismo culturale locale;
  • servizi didattici ed educativi rivolti al pubblico scolastico e degli adulti;
  • organizzazione di attività espositive temporanee finalizzate alla valorizzazione delle collezioni di pertinenza;
  • programmazione di eventi culturali, anche in collaborazione con altri istituti culturali locali;
  • realizzazione di pubblicazioni sui beni e sul contesto storico e territoriale di riferimento;
  • agevolazione delle politiche di promozione turistiche del territorio;
  • organizzazione o concessione di spazi per eventi italiani ed esteri connessi ai contenuti normativi e statutari.
 
Art. 13 – RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Il Museo è strettamente connesso al suo contesto territoriale per lo studio, la ricerca e la documentazione, e collabora con Università, Enti locali, con imprese e soggetti di diritto pubblico e privato e le altre istituzioni culturali del territorio in azioni di comune interesse.
Partecipa a progetti educativi promossi dal mondo scolastico.
A tali scopi il Museo attiva convenzioni e si tende disponibile per testi, tirocini, stage, laboratori, nel rispetto degli indirizzi stabiliti; favorisce l’azione delle associazioni di supporto didattico operativo al Museo stesso e coinvolge il volontariato nel rispetto delle normative vigente con un rapporto privilegiato rispetto all’Associazione di volontari denominata “Amici della Fondazione Ugo Da Como”.
 
Art. 14 – NORME FINALI
Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente regolamento, si rimanda alle norme di legge che disciplinano la materia in ambito regionale e nazionale.