Colleghi letterati

Discorso tenuto in sostituzione di Ugo da Como per l'inaugurazione d'inizio anno all'Accademia
Cartolina ricevuta dall'amico da Como in ringraziamento dell'invio di un estratto delle proprie ricerche
Copia di una lettera inviata al senatore, dal minutario dell'anno 1921
Minuta del 15 dicembre 1922 con cui Foresti informa l'amico delle condizioni di salute che gli impediscono di fargli visita
Aggiornamento sulla consultazione di un manoscritto petrarchesco presso la Biblioteca Estense (Modena, settembre 1923)
Copia di un telegramma ricevuto nel 1924, oggi conservato nell'archivio di Ugo da Como
Notizie sui trasferimenti lavorativi e sulla famiglia Foresti, dal minutario dell'anno 1930
Fascicolo contenente liste di libri dati in prestito all'amico Ugo da Como
Arnaldo Foresti ha un rapporto di profonda amicizia con Ugo Da Como, ad accomunarlo e legarlo profondamente al senatore è la condivisione dei medesimi interessi in ambito letterario e l'amore per la lettura.
Possiamo ricostruire e rivivere il loro legame grazie alla fitta corrispondenza che si scambiano nel corso degli anni. Disponiamo oggi sia della copia delle lettere spedite da Foresti sia degli originali conservati nel fondo personale di Ugo Da Como e consultabili presso la Fondazione.
Filo conduttore dell’amicizia è l’amore smisurato e incondizionato per i libri, di cui discorrono a lungo. Foresti suggerisce l’acquisto di qualche incunabolo o edizione rara, con cura tiene nota dei volumi prestati all’amico e altri gli reca in dono traendoli dalla sua biblioteca personale. Prendendo visione del carteggio si può notare come Foresti tenga costantemente aggiornato l’amico sull’andamento delle proprie ricerche, entrando nel dettaglio e illustrando accuratamente e con dovizia di particolari ogni passo compiuto. Quando possibile gli invia in omaggio giornali, estratti e testi a stampa coi lavori pubblicati.
Le lettere contengono anche notizie sulle vicende familiari e proprio tramite esse possiamo scavare a fondo nella personalità del Foresti e conoscere un po’ più da vicino il suo modo di pensare e sentire. Ci si para dinanzi agli occhi come una persona che trasuda un’infinita saggezza, capace di dipanare i nodi dell’animo umano con pensieri semplici ma profondi.